Relazione di sintesi del PROGETTO AVI
Censimento delle Aree Storicamente Vulnerate da Calamita' Geologiche ed IdraulicheMauro Cardinali, Fausto Guzzetti e Paola Reichenbach, CNR-IRPI Perugia
Chi fosse interessato a ricevere copia dei lavori originali puo' inviarie un E-mail a: Fausto Guzzetti o scrivere a:
Per ulteriori informazioni od approfondimenti, a carattere regionale o locale, si dovra' fare riferimento ai diversi prodotti ottenuti dal Progetto AVI, ed in particolare alle relazioni finali redatte dalle UU.OO., all'archivio informatizzato, ed alla cartografia di sintesi.
Non e' la prima volta che in Italia viene intrapresa l'opera di censire, mappare, ed archiviare informazioni relative al dissesto idrogeologico. Tra i censimenti realizzati al di fuori dell'attivita' del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (G.N.DI.) tre sono quelli storicamente pi rilevanti.
R. Almagia' pubblic, rispettivamente nel 1907 e nel 1910, due volumi delle Memorie della Societa' Geografica Italiana (Vol. XIII e XIV) dal titolo "Studi geografici sopra le frane d'Italia" prendendo in considerazione, nel primo volume l'Appennino settentrionale ed il Preappennino tosco-romano, e nel secondo volume l'Appennino centrale e quello meridionale. L'Autore, su invito del Presidente della S.G.I., consult 79 monografie e lavori tecnico-scientifici riguardanti le frane (54 per l'Appennino settentrionale e 25 per l'Appennino centrale e quello meridionale), e f in grado di censire, per il periodo 1103-1908, 504 frane, di cui 222 nell'Appennino settentrionale e 282 nell'Appennino centrale e meridionale.
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con la circolare n 1866 del 4 luglio 1957, richiese agli Uffici del Genio Civile di segnalare "il numero e le caratteristiche dei movimenti franosi degni di rilievo nel territorio di competenza". Il censimento venne aggiornato nel 1963. Nel 1957 vennero censite 1987 frane che salirono a 2685 nel censimento del 1963.
Nel 1992 V. Catenacci, del Servizio Geologico Nazionale, ha pubblicato un volume delle Memorie Descrittive della Carta Geologica d'Italia (Vol. XLVII) nel quale ha censito calamita' idrogeologiche in ben 4570 Comuni italiani. Tutte queste catastrofi avrebbero causato un totale di 3488 morti, di cui almeno 2477 a causa di frane ed almeno 345 a causa di inondazioni, nonche' danni a carico dello Stato per 33.000 miliardi di lire (1990).
Fra i molti altri censimenti e le mappature realizzate, a livello regionale o locale, in particolare negli ultimi 20 o 25 anni, vale la pena a nostro avviso di citare:
i censimenti e le mappature di eventi idrogeologici effettuate per la Regione Piemonte dal CNR-IRPI di Torino, anche in collaborazione con il Servizio Geologico Regionale;
il censimento dei dissesti in alcune valli della Regione Lombardia, fra cui la Valtellina, a cura del locale Servizio Geologico Regionale;
la mappatura dei dissesti effettuata, a varie scale, negli anni 70 dalla Regione Emilia-Romagna;
le carte inventario dei movimenti franosi prodotte per la Regione Umbria e la Regione Marche dal CNR-IRPI di Perugia;
i censimenti di eventi idrogeologici effettuati dal CNR-IRPI di Cosenza per la Calabria e la Basilicata.
L'allora Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile, Onorevole Lattanzio, il 23 giugno 1989, con l'Ordinanza n 1751/FPC, pubblicata il 4 luglio 1989 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, dispose un contributo straordinario al Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche per la realizzazione del censimento degli eventi idrogeologici da completarsi entro diciotto mesi dal perfezionamento dell'affidamento dell'incarico tecnico-scientifico da parte del C.N.R. .
L'ordinanza faceva seguito sia alle sollecitazioni della Commissione Grandi Rischi, che nel corso delle riunioni in data 24 maggio 1988, 14 giugno 1988 e 18 gennaio 1989 aveva sollecitato il Dipartimento della Protezione Civile affinche' si realizzasse un censimento di tutti gli eventi idrogeologici al fine della zonazione del rischio , sia ad una proposta operativa avanzata dal GNDCI per il conseguimento dell'obbiettivo .
A seguito dell'ordinanza, la Direzione del G.N.DI. fece redigere le "linee guida" per la realizzazione del Progetto AVI che furono sottoposte al vaglio del Consiglio Scientifico del G.N.DI. che le approv nella seduta del 5 aprile 1990. Nella successiva seduta del 10 luglio 1990 il Consiglio Scientifico del G.N.DI. approv la suddivisione dei fondi alle UU.OO. del Progetto AVI. Il 17 luglio 1990 la suddivisione dei fondi venne approvata anche dal Comitato Guida 05 - Scienze Geologiche e Minerarie - del C.N.R. Nel giugno del 1991 il C.N.R. stipul i contratti con le 15 UU.OO. esterne all'Ente. Il 6 dicembre 1991, con una riunione convocata presso il Dipartimento della Protezione Civile venne dato inizio alla fase di censimento. Il 9 giugno 1992 ebbe termine la fase di primo livello, ed il 9 dicembre 1992 ebbe formalmente termine l'intero progetto. Il 18 gennaio 1993, alla riunione annuale delle UU.OO. del G.N.DI. tenutasi presso la sede centrale del C.N.R., e' stata presentata la sintesi dei dati raccolti dal Progetto AVI.
La Direzione del G.N.DI. ha incaricato un Coordinamento-Operativo, originariamente previsto presso il CNR-IRPI di Cosenza e successivamente trasferito presso il CNR-IRPI di Perugia, di indirizzare, coordinare e controllare l'attivita' di 14 UU.OO. regionali, 1 U.O. nazionale e 2 UU.OO. operanti presso gli Istituti C.N.R., a Cosenza ed a Perugia. Il Coordinamento ha anche funto da tramite fra il C.N.R. e le Commissioni di Collaudo tecnico-scientifico ed amministrativo.
Il Coordinamento Operativo (C.O.) del Progetto AVI, attivo fino al giugno 1991 presso il CNR-IRPI di Cosenza, e da quella data trasferito presso il CNR-IRPI di Perugia, ha svolto funzioni di progettazione, di supporto tecnico-scientifico ed amministrativo, e di sintesi e trasferimento dell'informazione verso il Dipartimento della Protezione Civile.
I compiti svolti dal C.O. possono essere cos sintetizzati:
L'organizzazione e la stesura dei contratti con le UU.OO. esterne all'Ente.
La predisposizione di tutti gli strumenti operativi necessari alle UU.OO. per il corretto svolgimento dell'attivita' di censimento, di archiviazione e di sintesi a livello regionale. In particolare:
sono state progettate le diverse schede di censimento e sono state redatte le note per la loro compilazione;
e' stato sviluppato il software di data entry per l'archiviazione delle schede d'evento S2;
sono stati realizzati gli schemi guida per le interviste ai Referenti Privilegiati, e per la redazione della relazione di primo livello e per la relazione finale.
Il coordinamento e, la' dove si e' reso necessario, l'indirizzo e la guida dell'attivita' di ogni singola U.O. Sono state di volta in volta prese in considerazione le diverse realta' regionali nelle quali si trovavano ad operare le UU.OO. guidando e, quando se ne e' rilevata la necessita', modificando le metodologie di lavoro ed i criteri di censimento.
La cura dei rapporti fra le UU.OO., le commissioni di collaudo tecnico-amministrativo del C.N.R. e la Direzione del G.N.D.C.I.
La produzione di documenti di sintesi (cartografie, relazioni, archivi) contenenti le informazioni censite, ed il loro trasferimento al Dipartimento della Protezione Civile.
Il censimento AVI e' stato condotto da 14 UU.OO. operanti a livello regionale. Le aree di competenza di ciascuna U.O., diverse per le calamita' geologiche ed idrauliche, sono le seguenti:
U.O. AREA DI COMPETENZA |
|||
N | DENOMINAZIONE | CAL. GEOLOGICHE | CALAMITA' IDRAULICHE |
1 | Cogeo Umbria | Umbria e Marche | Alto Tevere, dal Conca al Tronto |
2 | Eco Suolo | Lazio | Basso Tevere, Liri e Garigliano |
3 | Fluiter | Campania e Calabria | Sinni, Volturno, Lao, Noce, Sele |
4 | Geo | Puglia e Basilicata | Ofanto, Bradano e Fortore |
5 | Geoanalysis | Piemonte e V. d'Aosta | Piemonte e Valle d'Aosta |
6 | Geostudi | Sardegna | Sardegna |
7 | Gheos | Molise | Trigno e Saccione |
8 | Progetto | AmbienteToscana | Arno e Fiora |
9 | Singea | Emilia Romagna | Reno e Marecchia |
10 | Soc. Geol. Appl. | Abruzzo | Sangro |
11 | Soil Test Merid | Sicilia | Sicilia |
12 | S.G.A. | Lombardia e Liguria | Lombardia e Liguria, Magra |
13 | Stud. Geol. Veneto | Friuli V. Giulia e Veneto | Isonzo, Tagliamento, Livenza, Limene, Piave, Fiorenza |
14 | Tecno Penta | Friuli V. Giulia e Veneto | Adige e Brenta |
Le UU.OO. regionali hanno seguito per la realizzazione del Progetto uno "schema logico" preparato dal coordinamento operativo ed articolato su due livelli. Durante il primo livello d'indagine le UU.OO. hanno effettuato il censimento di tutte le informazioni reperibili a livello regionale, utilizzando le pi varie fonti d'informazione, hanno sintetizzato i dati raccolti in schede analitiche di censimento - schede di notizia S0, di fonte S1, e di evento S2 - ed hanno successivamente informatizzto le schede S2 utilizzando un programma di data entry predisposto dal coordinamento operativo. Il secondo livello d'indagine e' consistito nell'approfondimento della ricerca d'informazioni per un numero limitato di calamita' per le quali e' stata completata una scheda analitica S3, e nella sintesi ed analisi critica dell'informazione ricavata a livello regionale.
Pi dettagliatamente, lo "schema logico" seguito delle UU.OO. regionali prevedeva:
al primo livello
interviste a Referenti Privilegiati (RP);
raccolta di elaborati tecnico-scientifici e documenti editi;
censimento delle notizie sui quotidiani nel periodo 1918-1990) e compilazione delle Schede di notizia S0;
raccolta di informazioni storiche;
compilazione delle schede analitiche di censimento (Schede di fonte S1, e Schede di evento S2);
informatizzazione delle Schede S2.
al secondo livello
ulteriori interviste ai Referenti Privilegiati (RP);
raccolta di elaborati tecnico-scientifici e documenti inediti;
esame della documentazione esistente non riproducibile;
compilazione delle Schede analitiche di censimento S3 per eventi di particolare interesse;
preparazione di cartografie a scala 1:25.000 per le calamita' geologiche e di cartografie a scala 1:100.000 per le calamita' idrauliche.
Le interviste ai Referenti Privilegiati, anche se hanno richiesto un notevole impegno da parte delle UU.OO., sono risultate di fondamentale importanza per la buona riuscita del Progetto. Esse hanno infatti:
fornito un quadro completo, a scala regionale, delle aree vulnerate da calamita' geologiche ed idrauliche;
indicato lo stato delle conoscenze relativo alle diverse tipologie di eventi trattati;
indicato gli Enti di servizio e di ricerca, locali o nazionali, interessati, a vario livello, a problematiche relative alla protezione idrogeologica;
verificato la capacita' di scambio delle conoscenze fra gli Enti e le Societa' che operano nel settore;
fornito informazioni dettagliate, relative agli eventi direttamente studiati dai Referenti Privilegiati stessi nell'ambito della loro attivita' professionale.
Le informazioni censite dalle UU.OO. sono state sintetizzate in schede d'evento S2 che costituiscono sicuramente, sia in forma cartacea che digitale, il prodotto pi interessante e di valore dell'intero Progetto AVI. Data la grande varieta' delle fonti d'informazione e dei dati disponibili nelle diverse realta' territoriali, le schede S2 sono risultate essere assai complesse. Sono infatti suddivise in 6 sezioni, 10 quadri, e contengono 140 campi diversi cos suddivisi:
Identificazione dell'U.O.
Sigla del rilevatore, data del rilievo, n della scheda S2
Informazioni generali sull'evento
Elenco delle schede S1 utilizzate per la redazione della scheda S2;
Competenze amministrative (Regione, Provincia, Comunita' Montana, Comune, Codice ISTAT);
Dati generali di localizzazione (Bacini idrografici del I, II, III ordine, Tavaletta IGMI, Foglio, Coordinate UTM o Gauss Boaga)
Descrizione dell'evento
Informazioni di base (Localita' colpita, Ambiente fisiografico, Data evento, Durata evento ed emergenza, Cause, Connessioni con eventi precedenti, Tipo di movimento o Punti di esondazione);
Informazioni topografiche e morfologiche (Versante, Area in frana, Quota crinale, ecc., Localita' colpite, Corsi d'acqua interssati, Superficie interessata)
Impatto socio-economico
Danni arrecati alle persone, ai beni, agli edifici ed infrastrutture, danni gravi, danni totali, danni ed effetti indiretti, valutazioni monetarie
Documentazione bibiografica
(U.O., Riferimento bibliografico, Tipo e sottotipo di documento, Autori, Titolo, Rivista, Editore, Volume, Anno, Pagine, Allegati).
Descrizione sintetica ed altri dati
Dati geologico tecnici;
Provvedimenti tecnico-amministrativi e legislativi;
Note
Oltre alle 14 UU.OO. operanti a livello regionale, all'interno del Progetto ha operato una U.O. nazionale, la Tecnorilievi Umbra di Perugia, con funzioni sia di carattere generale sia ad essa specifiche.
Questa U.O., oltre a coadiuvare il Coordinamento Operativo, svolgendo principalmente mansioni di segreteria, ha svolto alcune importanti funzioni specifiche, quali:
il censimento delle notizie riguardanti le calamita' geologiche ed idrauliche su di un settimanale (La Domenica del Corriere) e la compilazione delle realtive schede di notizia S0, ci ad integrazione e controllo, a livello nazionale, del censimento svolto dalle UU.OO. regionali;
lo smistamento delle schede S0 reperite dalle UU.OO. regionali per calamita' geologiche od idrauliche al di fuori dell'area di competenza;
la raccolta delle schede di notizia S0 relative alla Regione del Trentino Alto-Adige e la compilazione delle schede d'evento S2;
il reperimento e la consultazione di testi e documenti storici ed il censimento degli eventi calamitosi antecedenti il 1918, anno dal quale e' iniziato il censimento sistematico dei quotidiani da parte delle altre UU.OO.;
la realizzazione, attraverso la foto-interpretazione, di un atlante di circa 450 calamita' geologiche, ritenute di particolare interesse per le loro caratteristiche o per l'abbondanza o l'importanza delle informazioni raccolte.
L'organigramma del Progetto prevedeva l'esistenza di due UU.OO. interne all'Ente, attive presso il CNR-IRPI di Perugia ed il CNR-IRPI di Cosenza. L'attivita' svolta da queste UU.OO. e' stata rivolta sia al coordinamento ed al supporto tecnico e scientifico al lavoro delle altre UU.OO., sia alla sintesi dei dati raccolti ed all'analisi di loro possibili applicazioni. Le attivita' svolte possono essere cos sintetizzate:
CNR-IRPI di Perugia
coordinamento operativo dell'intero Progetto, assistenza tecnica, scientifica ed amministrativa alle UU.OO. del Progetto AVI;
controllo e revisione dei data-base informatici forniti dalle UU.OO. allo scopo di renderli tra loro uniformi e compatibili con il software di archiviazione e gestione;
supporto allo sviluppo del software per l'archiviazione, la gestione e la visualizzazione delle schede d'evento S2 ed S3 (ancora in corso);
realizzazione di cartografie di sintesi, a scala regionale e nazionale, dei dati dell'intero Progetto;
sperimentazioni su alcune possibili applicazioni ed utilizzi delle informazioni censite dal Progetto per la definizione del rischio idrogeologico;
redazione della relazione di sintesi.
CNR-IRPI di Cosenza
digitalizzazione dei limiti amministrativi regionali e provinciali, e dei limiti dei principali bacini idrologici italiani, a scala 1:100.000;
supporto allo sviluppo del software per l'archiviazione, la gestione e la visualizzazione delle schede d'evento S2 ed S3 (ancora in corso);
validazione dell'archivio informatico (in fase di progettazione);
sviluppo di una interfaccia fra l'archivio informatico ed il sistema informativo territoriale ARC/INFO (in fase di progettazione).
L'attivita' di tutte le UU.OO. esterne all'Ente e' stata verificata da commissioni di collaudo tecnico-amministrativo. Le commissioni sono formate da un Esperto scientifico esterno all'Ente e da un Esperto amministrativo, e sono state nominate dal C.N.R. su proposta della Direzione del G.N.D.C.I. In aggiunta all'incarico istituzionale attribuito dal C.N.R., le commissioni hanno anche avuto il compito di cooperare con il Coordinamento Operativo nell'analisi e stima dei prodotti presentati dalle UU.OO.
I prodotti ottenuti dal Progetto AVI possono essere sintetizzati in:
- un censimento delle calamita' geologiche ed idrauliche;
- relazioni regionali di sintesi;
- un archivio informatizzato contenente tutte le informazioni censite a livello di scheda S2;
- una serie di cartografie di sintesi, sia a scala regionale che nazionale;
- un atlante delle calamita' geologiche pi significative;
- un censimento degli eventi storici;
- un esteso elenco bibliografico dei testi consultati dalle UU.OO.
Per quel che concerne il vero e proprio censimento effettuato dalle 15 UU.OO. tutte le notizie riguardanti le calamita' geologiche ed idrauliche reperite attraverso la lettura di 22 quotidiani nel periodo compreso fra il 1918 ed il 1990, le interviste a 150 referenti privilegiati, e la consultazione di 1595 documenti tecnico-scientifici editi ed inediti, sono state raccolte in 37479 Schede S0, 17456 Schede S1, e 9314 Schede S2.
REGIONI QUOTIDIANI CONSULTATI (ANNI)
UMBRIA e MARCHE MESSAGGERO-RESTO DEL CARLINO-ORDINE DELLE MARCHE E DEGLI ABRUZZI-GIORNALE DELL'EMILIA (72)
LAZIO TEMPO-MESSAGGERO (72)
CAMPANIA e CALABRIA IL MATTINO-RISORGIMENTO (72)
PUGLIA e BASILICATA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (72)
PIEMONTE e VALLE D'AOSTA LA STAMPA-LA STAMPA SERA (72)
SARDEGNA UNIONE SARDA (72)
MOLISE TEMPO (36)
TOSCANA NAZIONE (72)
EMILIA ROMAGNA RESTO DEL CARLINO (72)
ABRUZZO TEMPO (36)
SICILIAIERE DI SIC ILIA-POPOLO DI SICILIA-CORRIERE DI CATANIA (72)
LOMBARDIA e LIGURIA SECOLO XIX-CORRIERE DELLA SERA (72)
FRIULI V. GIULIA e VENETO area montana PICCOLO-GAZZETTINO (36)
FRIULI V. GIULIA e VENETO area di pianura GAZZETTINO-PICCOLO DI TRIESTE-IL GIORNALE DI TRIESTE-MESSAGGERO VENETO (72)
TERRITORIO NAZIONALE DOMENICA DEL CORRIERE (72)
La distribuzione delle informazioni raccolte dai quotidiani (S0) varia largamente da regione a regione, in dipendenza dell'importanza, della diffusione, e probabilmente dell'attendibilita' dei giornali consultati dalle UU.OO.
Anche la distribuzione regionale delle Schede S1 e delle Schede S2, varia in modo consistente. Con poche eccezioni (l'Umbria e le Marche, la Liguria e la Lombardia, la Campania e la Calabria), il numero di schede realizzate e' stato inferiore a quello originariamente previsto. Ci pu essere dovuto sia alla reale difficolta' a reperire sufficienti informazioni per compilare le schede S2, sia alle modalita' con cui le diverse UU.OO. hanno operato, dovendosi adattare alla realta' territoriale di competenza.
Il costo medio, per tutto il territorio nazionale, di ogni scheda S0 e' stato di circa 63.000, quello di una scheda S1 di circa 100.000, quello di una scheda S2 di circa 245.000. Il costo medio di una scheda S3 pu essere stimato in circa 2.000.000 di lire.
Le UU.OO., seguendo uno schema guida preparato dal Coordinamento Operativo, hanno prodotto delle relazioni di sintesi, a livello regionale, nelle quali hanno riportato i risultati ottenuti ed i problemi incontrati durante il censimento.
Le relazioni sono strutturate secondo lo schema seguente:
identificazione dell'U.O. (nome e codice U.O., area di competenza, personale impiegato);
interviste ai Referenti Privilegiati (elenco dei R.P., elenco delle interviste, stima dei tempi occorsi, analisi delle interviste e dei dati da esse ottenuti);
fonti cronachistiche (elenco dei quotidiani censiti, numero delle notizie censite, stima dei tempi occorsi, analisi delle notizie reperite);
elaborati tecnico-scientifici editi ed inediti (elenco dei documenti, elenco degli archivi e delle biblioteche consultate, analisi delle schede S1, S2 ed S3, stima dei tempi occorsi e valutazione della qualita' dei dati censiti);
quadro di sintesi (quantificazione delle schede censite, elenco cronologico ed elenco gerarchico degli eventi catastrofici censiti, considerazioni generali sulle calamita' censite);
considerazioni generali sull'attivita' svolta (analisi delle scelte metodologiche operate, problematiche connesse all'archiviazione ed alla sintesi delle informazioni censite, definizione del rapporto tra U.O. e realta' territoriale di competenza, limiti del progetto in rapporto alla realta' territoriale di competenza);
allegati (interviste ai R.P., elenco dei quotidiani censiti, elenco dei documenti consultati, elenco cronologico ed elenco gerarchico degli eventi catastrofici censiti).
Le relazioni regionali di sintesi costituiscono uno dei prodotti principali dell'intero progetto. Oltre a dare un quadro sintetico dell'attivita' svolta e dei risultati ottenuti, grazie alla forma omogenea con la quale sono state strutturate, permettono il confronto fra le diverse realta' regionali. Riteniamo quindi che questi documenti di sintesi possano essere di valido supporto sia ad ulteriori approfondimenti a carattere regionale o locale, sia per la realizzazione di una sintesi globale dell'intero progetto.
Un secondo punto qualificante per il progetto e' consistito nella realizzazione di un archivio informatizzato contenente tutte le informazioni censite a livello di Scheda d'evento S2.
Le schede d'evento sono state informatizzate direttamente dalle UU.OO. utilizzando un programma di "data entry" che replicava sia il formato che il contenuto delle schede S2. Tutti gli archivi regionali sono stati successivamente uniti in due archivi nazionali contenenti rispettivamente le informazioni relative alle calamita' geologiche ed a quelle idrauliche. I due archivi contengono un totale di circa 20 Mb di informazioni.
Per la gestione dell'archivio e' stato anche sviluppato un pacchetto software che permette l'interrogazione, la gestione, l'eventuale aggiornamento, oltre che la visualizzazione dei dati. Il pacchetto e' stato sviluppato in linguaggio C per personal computer MS-DOS in ambiente WindowsTM. E' dotato di un'interfaccia utente estremamente moderna ed assai semplice da utilizzare. Tra le altre funzioni permette un "link-dinamico" con altri softwares operanti in ambiente WindowsTM.
Le informazioni contenute nell'archivio sono state utilizzate per la produzione di carte che sintetizzano l'informazione raccolta sia a scala regionale che a scala nazionale.
In particolare sono state prodotte:
15 Carte Regionali nelle quali e' riportata la localizzazione delle calamita' geologiche ed idrauliche censite a livello di Scheda S2 ed S3. Quali basi topografiche sono state utilizzate di preferenza le Carte Topografiche Regionali a scala 1:250.000 edite dall'Istituto Geografico Militare Italiano (IGMI). Per le Regioni per le quali queste cartografie non erano disponibili (i.e. la Calabria e la Sardegna) sono state utilizzate le carte stradali a scala 1:275.000 edite dall'Automobil Club d'Italia (ACI).
Nelle carte sono riportate esclusivamente le calamita' per le quali e' nota la localizzazione geografica; queste rappresentano all'incirca il 90% del totale delle calamita' censite. Nel caso delle calamita' idrauliche e' riportata esclusivamente la localita' principale colpita. Con simboli aperti e' indicata la localizzazione delle Schede S2 e con simboli chiusi quella delle schede S3. Con quadrati sono rappresentate le calamita' geologiche (le frane), mentre i triangoli indicano le calamita' idrauliche (le esondazioni).
Le UU.OO. hanno prodotto delle carte regionali di sintesi, a scala 1:100.000, dove hanno riportato le informazioni relative alle principali calamita' idrauliche. Nelle carte sono riportate l'estensione delle aree inondate, i tratti fluviali origine delle esondazioni, le rotte fluviali, ed i principali danni subiti dalle infrastrutture.
Sono infine state realizzate 4 carte nazionali, a scala 1:1.200.000, nelle quali sono state sintetizzate tutte le informazioni censite a livello di scheda S2 e di scheda S3. Come base topografica per il riporto delle informazioni e' stata utilizzata l'immagine a shaded relief dell'Italia prodotta elaborando i dati di un modello digitale del terreno, con risoluzione al suolo di 230 metri, messo a disposizione dal Servizio Geologico Nazionale.
Nella prima delle quattro carte sono state riportate, assieme ai limiti amministrativi provinciali, tutti gli eventi calamitosi, geologici ed idraulici, censiti dal Progetto AVI; nella seconda e nella terza carta sono riportate rispettivamente le calamita' geologiche assieme ai limiti amministrativi provinciali, e le calamita' idrauliche con i limiti dei principali bacini idrologici italiani; infine, nella quarta carta sono state riportate esclusivamente le informazioni relative a calamita' geologiche ed idrauliche censite a livello di scheda S3, assieme ai limiti amministrativi provinciali ed ai limiti di bacino.
Per circa 450 calamita' geologiche, scelte in base alla loro importanza, al loro particolare interesse, o per la quantita' e la qualita' delle informazioni disponibili, od ancora per l'entita' dei danni causati, e' stata eseguita un'indagine foto-interprettiva di dettaglio.
La foto-interpretazione e' stata effetuata di preferenza sulle fotografie aeree in bianco e nero a scala 1:33.000 od 1:55.000 ca. del Volo GAI (anni 1954-1956) distribuite dall'IGMI. Fotografie aeree pi recenti, in bianco e nero ed a scala variabile tra 1:20.000 ed 1:50.000 ca., sono state utilizate dove non erano disponibili i fotogrammi del volo GAI.
Per ogni dissesto, o gruppo di dissesti, e' stata preparata una scheda riassuntiva che, oltre a riportare il numero della scheda d'archivio S3 di riferimento, la localizzazione geografica del dissesto (la Localita', il Comune, la Provincia, il Foglio e la Tavoletta IGMI), e le informazioni relative alle fotografie-aeree utilizzate (Volo, Anno, Scala, Strisciata e Numero di fotogramma), contiene una cartografia del dissesto a scala 1:25.000.
Tutte le schede sono state raccolte in tre volumi riguardanti rispettivamente l'Italia settentrionale, l'Italia centrale, e l'Italia meridionale ed insulare. I templetti trasparenti prodotti durante la foto-interpretazione sono stati raccolti in un quarto, apposito volume.
Per estendere il pi possibile a ritroso nel tempo la ricerca delle informazioni riguardanti le calamita' geologiche ed idrauliche, si e' provveduto ad effettuare un'indagine d'archivio consultando una serie di testi, documenti, e pubblicazioni storiche antecedenti il 1918, anno dal quale e' partita l'indagine sistematica sui quotidiani.
Dei 180 testi segnalati dai Referenti Privilegiati del Coordinamento Operativo, 83 sono stati reperiti e consultati presso le seguenti 8 biblioteche:
la Biblioteca del Dip. di Scienze della Terra dell'Universita' di Perugia
la Biblioteca dell'Istituto di Geografia dell'Universita' di Perugia
la Biblioteca dell'Istituto di Geografia dell'Universita' di Padova
la Biblioteca della Facolta' di Agraria dell'Universita' di Perugia
la Biblioteca del CNR-IRPI di Perugia
la Biblioteca del Dip. di Scienze della Terra dell'Universita' di Milano
la Biblioteca Comunale "Augusta" di Perugia
la Biblioteca del CNR-IRPI di Perugia
Da 54 di questi testi sono state tratte 1316 informazioni, di cui 1007 relative a calamita' geologiche e 309 relative a calamita' idrauliche.
Per agevolare la ricerca delle informazioni censite e' stato creato un archivio informatico contenente tutte le informazioni utili per l'eventuale reperimento delle notizie, ed in particolare:
il titolo del testo
l'anno di pubblicazione
la pagina di riferimento
la reperibilita' del testo
la data dell'evento (geologico/idraulico)
la localita' principale colpita
la Regione, la Provincia, ed il Comune
l'eventuale riattivazione
il numero della notizia
L'ultimo prodotto ottenuto dal Progetto AVI e' consistito nella raccolta, catalogazione e consultazione di documenti tecnici ed amministrativi. In particolare sono stati consultati:
elaborati tecnico-scientifici, che riportano i risultati di studi condotti presso gli Istituti del CNR, ed i Dipartimenti universitari, nonche' i prodotti dei Progetti Finalizzati e dei Progetti Speciali del C.N.R.;
documenti tecnico-amministartivi editi, prodotti dalle Regioni e dai Servizi Tecnici dello Stato, considerati di pubblica consultazione;
elaborati tecnico-amministrativi inediti, consistenti in studi, progetti, perizie, piani d'intervento, ecc. archiviati presso Enti ed Organi dello Stato.
L'entita' del materiale raccolto e' indubbiamente considerevole, soprattutto grazie al contributo dei Referenti Privilegiati che, oltre a mettere a disposizione il materiale edito da loro prodotto, hanno fornito alle UU.OO. numerose segnalazioni. Assai difficoltoso si e' invece rivelato il reperimento del materiale inedito, sia presso gli Enti e gli Organi dello Stato, che presso i Referenti Privilegiati, principalmente a causa della mancanza di archivi strutturati e quindi di facile e pratica consultazione.
Il Progetto AVI ha permesso di reperire, catalogare ed archiviare una notevole mole di informazioni riguardanti calamita' geologiche ed idrauliche avvenute nel nostro Paese durante l'ultimo secolo.
L'archivio creato, se costantemente aggiornato, costituira' sicuramente uno strumento di lavoro importantissimo nel difficile compito di definire quali siano le aree a rischio geologico ed idraulico del Paese.
Sintetizzare il lavoro svolto da 15 UU.OO. che hanno consultato 22 quotidiani, effettuato 150 interviste, raccolto 1595 documenti ed elaborati tecnico-scientifici, e censito pi di 9000 eventi geologici ed idraulici, e' un compito assai arduo. La difficolta' e' resa acora maggiore dalla disomogeneita' sia delle realta' territoriali sia della quantita' e qualita' delle informazioni raccolte. Essenziale per la redazione di questa sintesi e' stata la lettura delle 15 Relazioni Finali prodotte dalle UU.OO. alle quali si rimanda per ogni ulteriore approfondimento.
Dall'esperienza maturata dal Coordinamento Operativo e dall'analisi dalle Relazioni Finali emergono alcune considerazioni relative al Progetto AVI ed ai suoi limiti che vale qui la pena di riassumere brevemente.
La quantita' e la qualita' delle informazioni raccolte dalle UU.OO. varia largamente da regione a regione. Ci e' dovuto sia alle diverse realta' territoriali, sociali, ed organizzative in cui si sono trovate ad operare le UU.OO., sia alle tecniche d'indagine utilizzate che, essendo le stesse per tutto il territorio nazionale, possono aver causato delle deficenze locali. E' auspicabile che si effettui una omogeneizzazione dei dati censiti che superi, almeno in parte, questo problema e metta in luce tutte le eventuali carenze dei prodotti del Progetto AVI.
Gran parte delle informazioni raccolte deriva dalla lettura delle fonti cronachistiche. Le notizie ricavate dalla lettura dei quotidiani, se sono risultate essere di grande utilita' per l'identificazione cronologica degli eventi e per l'analisi dei risvolti sociali, hanno presentato spesso grandi incertezze nell'esatta localizzazione dell'evento, nella valutazione monetaria dei danni, e generalmente hanno fornito un modesto contributo informativo di tipo tecnico. L'attendibilita' delle informazioni e' migliorata sensibilmente a partire dagli anni '50, quando molte delle testate giornalistiche consultate hanno introdotto le cronache regionali.
La maggior parte dei dati raccolti relativi alle calamita' idrauliche provengono dalla lettura di testate giornalistiche, mentre le calamita' geologiche sono descritte in maniera pi soddisfacente nelle pubblicazioni tecnico-scientifiche.
Le interviste effettuate ai Referenti Privilegiati presso i diversi Enti Pubblici visitati dalle UU.OO. si sono rivelate a volte poco produttive non tanto per la scarsa disponibilita' da parte degli addetti ai lavori ma piuttosto per la mancanza di archivi ben organizzati, informatizzati e di facile consultazione.
In conseguenza dell'impostazione data al censimento AVI, le informazioni raccolte nelle schede di notizia S0 e di fonte S1 rischiano di risultare le meno accessibili, in quanto non informatizzate.
L'importanza del censimento realizzato e la mole dei dati raccolti suggerisce di mantenere aggiornato almeno l'archivio informatizzato delle schede d'evento S2. Questo attraverso la consultazione di quotidiani a tiratura nazionale e/o locale e mantenendo stretti i rapporti con i R.P. e gli Enti Pubblici interessati alle problematiche di protezione idrogeologica.
Febbraio, 1993